Museo Pepoli
Immergersi nella storia e nell'arte Trapanese tra coralli, maioliche, argenti, dipinti e sculture
Il Museo Interdisciplinare Regionale “Agostino Pepoli” di Trapani ha sede nei locali dell’ex convento dei Padri Carmelitani, attiguo al santuario di Maria SS. Annunziata, dove si venera il celebre simulacro marmoreo della Madonna di Trapani, opera del 1360 circa, attribuita a Nino Pisano. Il Museo comprende: - dipinti, con ampia rappresentazione della cultura artistica in Sicilia occidentale tra XIII e XIX secolo; - sculture, tra cui quelle di scuola gaginesca, che tanto ha influenzato la statuaria in Sicilia; - presepi dell'artigianato trapanese, caratterizzati dalla manifattura in Legno, Tela e Colla; - oreficeria, con gioielli appartenenti al tesoro della Madonna di Trapani, argenti della tradizione trapanese e opere in corallo, materiale che aveva in Trapani un importante centro di produzione e lavorazione, tanto da diventare una peculiarità dell'artigianato del luogo; - paramenti sacri, acquisiti con le Leggi eversive al patrimonio dello Stato, nonché abiti d'epoca appartenuti alla nobiltà trapanese; - maioliche, fra cui risaltano le pavimentazioni raffiguranti la pesca del tonno, importantissima attività produttiva della zona; - cimeli del Risorgimento, testimonianza della partecipazione della provincia all'Unità d'Italia. Nel museo è possibile ammirare un'importante collezione di arti decorative, di sculture, tra cui opere dei Gagini, opere in corallo, argenti, sculture presepiali e una pinacoteca che comprende, tra glialtri, dipinti di Tiziano "Stimmate di san Francesco" e di Giacomo Balla un ritratto di NunzioNasi. Vi sono anche reperti archeologici rinvenuti in provincia e cimeli storici della città diTrapani. Ha accolto nel 2008 la mostra "Caravaggio: L'immagine del divino" in cui sono state esposte 14 opere del grande pittore. L’allestimento museografico originario, improntato a criteri collezionistici e di massima esposizione, fu curato dal primo direttore, Antonio Sorrentino. Negli anni ’60, sotto la direzione di Vincenzo Scuderi e su progetto dell’architetto Francesco Minissi, il Museo assunse l’assetto che ancor oggi in massima parte lo connota, con la suddivisione in tre principali sezioni: Marmi e lapidi; Dipinti; Arti industriali. Recenti lavori di rinnovamento hanno introdotto le sezioni Scultura Rinascimentale e Memorie del Risorgimento. ORARI: - lunedì chiuso; - da martedì a sabato: dalle 9.00 17.30; domenica e festivi: dalle 9.00 alle 12.30.
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